Basta Circhi con Animali: il Presidio di AnimaLiberAction al Parco della Pellerina di Torino
Il 23 novembre 2024, Torino ha ospitato un presidio organizzato da AnimaLiberAction, associazione impegnata nella lotta per i diritti animali, davanti al Circo Madagascar – Maya Orfei, allestito presso il Parco della Pellerina.
Questo evento ha visto la partecipazione di numerosi attivisti e cittadini, uniti nel chiedere la fine dello sfruttamento degli animali nei circhi e nel promuovere un cambiamento radicale verso spettacoli etici e senza crudeltà.
AnimaLiberAction, con i suoi referenti torinesi Sonya De Vitis e Antonio Sanguedolce, ha guidato questa protesta pacifica, ma determinata, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni locali su una problematica che non può più essere ignorata.
Gli Animali nei Circhi: una vita di sofferenza
Quando parliamo di circhi con animali, facciamo riferimento a una realtà crudele e anacronistica. In Italia, ad oggi, oltre 2000 animali, tra cui tigri, elefanti, cavalli, ippopotami, leoni e cammelli, vengono costretti a vivere in condizioni innaturali, tra sofferenze e vile sfruttamento.
Privati della libertà, sono mantenuti in gabbie anguste e trasportati per migliaia di chilometri, sottoposti a viaggi estenuanti e spesso in condizioni climatiche estreme.
Questi esseri viventi sono addestrati con metodi coercitivi, costretti a compiere esercizi che vanno contro la loro natura, solo per il divertimento di un pubblico sempre più ridotto.
Gli italiani si sono espressi: NO al Circo con Animali
Secondo il Rapporto Italia 2024 di Eurispes, oltre il 78% degli italiani è contrario all’utilizzo di animali nei circhi. Per tutti ormai è una forma di spettacolo ingiusto e arretrato.
La legge che ha raccolto questa nuova consapevolezza popolare, la legge delega n. 106 del 2022, che prevede “il superamento dell’uso di animali nei circhi e negli spettacoli”, è ancora ferma al palo, inattuata, tra proroghe e indifferenza della classe politica di turno.
Ricordiamo, inoltre, che questa forma di ‘intrattenimento’ contrasta con i principi sanciti dall’articolo 9 della Costituzione italiana, che tutela l’ambiente, la biodiversità, gli ecosistemi e gli animali, e con l’articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), che riconosce gli animali come esseri senzienti e promuove il rispetto del loro benessere in tutte le politiche dell’Unione.
Una crisi etica ed economica
I circhi tradizionali che utilizzano animali si trovano in una crisi profonda, sia etica sia economica. Secondo un rapporto del Censis del 2017, commissionato dalla LAV, il settore dei circhi con animali ha visto un costante declino di pubblico, soprattutto a causa della crescente consapevolezza della crudeltà intrinseca di questi spettacoli.
Il divertimento basato sulla sofferenza non trova più spazio in una società che evolve verso una maggiore empatia e rispetto per tutti gli esseri senzienti.
Come sottolinea Sonya De Vitis di AnimaLiberAction:
“Che tristezza vedere famiglie con bimbi al seguito andare a vedere degli esseri viventi ridotti in schiavitù, privati della loro dignità, obbligati a viaggi lunghi ed estenuanti in gabbie ristrette e costretti ad eseguire movimenti innaturali per il nostro misero divertimento. Alle giovani menti bisogna insegnare il rispetto, la compassione, l’empatia verso tutti gli esseri viventi.“
Il Presidio: un messaggio forte e chiaro
Il presidio del 23 novembre ha rappresentato un momento cruciale per portare alla luce questa problematica nella nostra città.
I partecipanti si sono riuniti davanti al circo per esprimere il loro dissenso verso l’uso di animali negli spettacoli, portando cartelloni, striscioni e megafoni.
Tra i messaggi più significativi, spiccavano slogan come “Animali liberi” e “Fuori tendone, dentro prigione“, a sottolineare le costrizioni e le sofferenze inflitte agli animali.
Antonio Sanguedolce, altro referente di AnimaLiberAction Torino, ha dichiarato:
“La nostra protesta, la nostra lotta, è per far capire che un altro circo è possibile. Ci sono altre realtà circensi che hanno superato lo sfruttamento animale nei loro spettacoli. Un circo senza crudeltà è possibile, è doveroso ed è necessario.”
Le dichiarazioni di De Vitis e Sanguedolce evidenziano come sia urgente e necessario un cambiamento nel mondo dello spettacolo circense.
Esempi virtuosi di città che agiscono
Gli attivisti per i diritti animali della città di Torino hanno posto l’attenzione sulle azioni già intraprese da altre città italiane.
Ad esempio, Alessandria ha limitato la presenza di circhi con animali a un solo evento l’anno, preferendo i circhi senza animali. Il comune di Leinì, invece, ha vietato l’affissione di manifesti che ritraggono animali sfruttati, promuovendo una sensibilizzazione diffusa.
Animaliberaction Torino invita l’amministrazione comunale a seguire questi esempi virtuosi, sottolineando che è possibile adottare misure concrete per limitare la presenza di circhi con animali. Tra queste:
- Imporre il rispetto degli standard minimi di benessere animale sanciti dalle normative CITES 2006.
- Controlli più rigorosi sulle condizioni di vita degli animali.
- Monitoraggio delle autorizzazioni per l’uso di animali classificati come “pericolosi”.
- Promozione attiva di spettacoli circensi etici, senza sfruttamento.
Come ribadisce Sonya De Vitis:
“Noi di AnimaLiberAction Torino auspichiamo che la nostra città scelga in futuro spettacoli senza crudeltà, che trasmettano il valore del rispetto degli animali: il nostro divertimento non può essere accompagnato dalla crudeltà verso altri esseri viventi.“
Prossimi appuntamenti
La lotta per i diritti animali non si ferma qui. Sabato 30 novembre, in via Roma a Torino, di fronte a Louis Vuitton, gli animalisti torinesi si ritroveranno per partecipare alla protesta nell’ambito della campagna mondiale Fall of Fur, contro l’uso delle pellicce.
Sarà un altro momento di sensibilizzazione per ribadire che il rispetto per gli animali deve essere una priorità etica e culturale.
AnimaLiberAction, a dicembre, partirà inoltre con la campagna Christmas for Animals, con raccolte fondi a favore dei rifugi per animali e delle attività di volontariato.
A Torino, il 14 dicembre, si terrà una cena benefit a favore del Rifugio Miletta, un C.R.A.S. che ospita animali salvati da situazioni di sfruttamento. La locandina dell’evento sarà pubblicata nei prossimi giorni.
Il ruolo delle istituzioni e un appello ai politici
Torino ha l’opportunità di diventare un esempio virtuoso di modernità e progresso etico, dimostrando che il divertimento non deve mai essere accompagnato dalla sofferenza di esseri viventi senzienti.
AnimaLiberAction e gli animalisti torinesi ribadiscono con forza che è necessario adottare politiche concrete per proteggere gli animali e promuovere spettacoli che rispettino la loro dignità.
Gli strumenti normativi ci sono, e le amministrazioni comunali possono utilizzarli per limitare o scoraggiare la presenza di circhi con animali, come dimostrano gli esempi virtuosi di cui abbiamo già parlato.
Come sottolinea Antonio Sanguedolce:
“Il nostro divertimento non può essere accompagnato dalla sofferenza di altri esseri viventi. È tempo che Torino diventi un esempio di città moderna e compassionevole, capace di trasmettere il valore del rispetto per tutti gli esseri viventi.“
È il momento di dimostrare che è possibile un futuro senza crudeltà, in cui il rispetto per gli animali diventi un valore fondante della nostra comunità.
La tutela degli animali, fissata nella nostra Costituzione, deve trovare attuazione in scelte che favoriscano spettacoli etici e sostenibili.
Questa sfida riguarda tutti: politici, cittadini ed istituzioni. In particolare, i politici locali e nazionali devono raccogliere questo invito e mettere in atto misure concrete e coraggiose che riflettano i valori di rispetto, empatia e giustizia socio – ambientale.
È il momento di agire. Non solo per gli animali, ma anche per il benessere emotivo e psicologico delle future generazioni.
Torino può farcela, può e deve trasformarsi in una città moderna, compassionevole e rispettosa di ogni forma di vita.
#AnimaliLiberi
– Aggiornamenti –
Nuove ombre sul Circo Madagascar – Maya Orfei. Sequestrati i tendoni.
A pochi giorni dal presidio organizzato da AnimaLiberAction al Parco della Pellerina, emergono notizie che gettano ulteriore discredito sul Circo Madagascar – Maya Orfei.
Il circo è coinvolto in gravi accuse di caporalato e sfruttamento del lavoro.
Le forze dell’ordine, intervenute in seguito a segnalazioni, hanno posto sotto sequestro la struttura dopo aver scoperto condizioni di lavoro disumane per i dipendenti.
Tra le violazioni riscontrate, turni estenuanti, alloggi precari e stipendi non pagati. La situazione non fa che rafforzare la necessità di un cambiamento culturale e legislativo che ponga fine a queste realtà che, oltre a sfruttare animali, compromettono anche la dignità delle persone.
Questa notizia aggiunge un ulteriore tassello al quadro di sofferenza e ingiustizia che circonda i circhi con animali. Non solo esseri viventi privati della loro libertà e dignità, ma anche lavoratori ridotti a condizioni inaccettabili.
La connessione tra sfruttamento umano e animale diventa così ancora più evidente!
Un segnale per un cambiamento necessario
Questo episodio dimostra che il problema dei circhi non si limita solo alla questione del benessere animale, ma coinvolge anche diritti fondamentali dei lavoratori.
La protesta di AnimaLiberAction trova ulteriore validità alla luce di quanto emerso.
Torino, una città che si propone come all’avanguardia nella tutela dei diritti, non può tollerare realtà simili.
È il momento di un’azione decisa da parte delle istituzioni per garantire che il nostro territorio non sia complice di ingiustizie verso persone e animali.
Dal lato politico, il Partito Animalista Italiano, già attivo nella battaglia contro i circhi con animali, ribadisce l’urgenza di applicare la legge delega n. 106 del 2022 e di promuovere alternative circensi etiche, rispettose di ogni forma di vita.
L’impegno di AnimaLiberAction e delle realtà animaliste locali dimostra che è possibile immaginare un futuro diverso, fatto di spettacoli che non siano basati su crudeltà e sfruttamento.
Un invito alla riflessone e all’azione
Le recenti scoperte al Circo Madagascar – Maya Orfei devono essere un monito per tutti: cittadini, istituzioni e politici.
È necessario vigilare affinché queste realtà vengano sostituite con alternative etiche e rispettose. Invitiamo tutti a unirsi a questa lotta e a sostenere un futuro privo di crudeltà e sfruttamento!
Continuate a seguirci su Elezioni Torino per ulteriori aggiornamenti e per sostenere iniziative volte a proteggere i diritti di ogni essere vivente.
Petizioni, raccolta firme, iniziative e proposte di legge on line:
– Mail di protesta al Comune di Torino – clicca qui
– LAV: Petizione Basta Animali nei Circhi – clicca qui
– PAI (Partito Animalista Italiano): Firma la legge basta animali al circo – clicca qui
Bellissimo articolo, io c’ero al presidio davanti al circo, credo che parlarne così dettagliatamente e con coinvolgimento prolunghi l’eco della nostra azione; ed è ottimo anche informare sui prossimi appuntamenti, potrebbero presentarsi persone inaspettate. Condivido i contenuti appieno.
Lasciate vivere gli animali in pace e nel loro habitat….basta sofferenza
Quanto accaduto pone ancora una volta l’attenzione sull’urgenza che la legge delega 106 del 2022 diventi attuativa e si superi una volta per tutte l’utilizzo degli animali nei Circhi.In un paese che si considera civile tutto questo non può essere tollerato.Chi sfrutta gli animali non si fa alcuno scrupolo a sfruttare esseri umani.Torino non può essere questo,Torino e i torinesi si oppongono fermamente allo sfruttamento verso qualsiasi essere vivente!
Direi che alla luce di quanto successo al circo Orfei Madagascar , anche non volendo generalizzare, ma come sfruttano l’uomo negando, sicurezza, giusta retribuzione e buon vivere si può solo immaginare come siano stati trattati gli animali in questo modo di fare spettacolo e intrattenimento che non piace a nessuno. E basta con la solita frase: ” È sempre stato così ! ”
È SEMPRE STATO SBAGLIATO
Ps. Grazie per gli aggiornamenti spero che sempre più gente legga e diventi consapevole e soprattutto agisca.