Inquinamento atmosferico a Torino: un allarme smog che non può essere ignorato. La nuova Direttiva Europea sulla qualità dell’aria.
Torino è una città che porta con sé una storia gloriosa, ma anche un’eredità pesante: l’inquinamento atmosferico.
Con l’entrata in vigore della nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria, che mira a ridurre drasticamente i limiti di inquinanti come il particolato fine (PM2.5 e PM10) e il biossido di azoto (NO2), la città si trova sotto una lente d’ingrandimento.
Anni di superamenti costanti dei limiti consentiti mettono in evidenza una realtà drammatica: l’aria che respiriamo è stata fuorilegge per anni.
La nuova Direttiva UE e l’aria “fuorilegge” di Torino
La nuova normativa europea stabilisce obiettivi più ambiziosi per la qualità dell’aria, prevedendo una riduzione significativa dei limiti degli inquinanti entro il 2030.
La nuova direttiva europea può essere consultata integralmente qui (Eur Lex).
In sintesi, la nuova Direttiva (UE) 2024/2881, adottata il 23 ottobre 2024, stabilisce standard più rigorosi per la qualità dell’aria nell’Unione Europea, con l’obiettivo di avvicinarsi ai valori guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e di raggiungere l’inquinamento zero entro il 2050.
Obiettivi principali della direttiva:
- Riduzione dei limiti degli inquinanti entro il 2030: il valore limite annuale per il particolato fine (PM2,5) sarà ridotto da 25 µg/m³ a 10 µg/m³ (Consiglio dell’Unione Europea). Il valore limite annuale per il biossido di azoto (NO₂) sarà abbassato da 40 µg/m³ a 20 µg/m³ (Consiglio dell’Unione Europea).
- Monitoraggio e valutazione: miglioramento delle metodologie di monitoraggio e modellizzazione della qualità dell’aria per garantire dati più accurati e affidabili.
- Piani d’azione: gli Stati membri dovranno elaborare tabelle di marcia per la qualità dell’aria entro il 2028, delineando le misure necessarie per raggiungere i nuovi standard entro il 2030 (Consiglio dell’Unione Europea).
- Accesso alla giustizia e risarcimenti: i cittadini avranno il diritto di chiedere e ottenere un risarcimento quando la loro salute è stata danneggiata a causa della violazione delle norme sulla qualità dell’aria stabilite dalla direttiva.
Per Torino, che già oggi fatica a rispettare gli standard attuali, questa rappresenta una sfida gigantesca.
La città, situata in una delle aree più inquinate d’Europa, la Pianura Padana, è costantemente esposta a livelli di inquinamento che superano quelli considerati sicuri per la salute umana e ormai fuori norma secondo i livelli della nuova direttiva europea – qui i livelli di inquinamento dell’aria in città.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), il PM2.5 è responsabile di gravi problemi respiratori e cardiovascolari, con un impatto devastante sulla popolazione più vulnerabile, come anziani e bambini.
A Torino, i dati confermano che queste fasce della popolazione sono le più colpite, con un aumento di malattie croniche e ricoveri ospedalieri.
Le conseguenze dell’inquinamento dell’aria in Italia e a Torino
L’inquinamento atmosferico rappresenta una grave emergenza sanitaria in Italia. Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), nel 2020 si sono registrati almeno 238.000 decessi prematuri nell’UE attribuibili all’esposizione al particolato fine (PM2,5) – European Environment Agency’s home page.
Nel 2022, l’Italia ha registrato circa 48.600 morti premature attribuibili all’esposizione al PM2,5, con un tasso di 113 decessi ogni 100.000 abitanti – Inquinamento – Morti premature.
Questo dato posiziona il Paese tra quelli con il più alto numero di decessi legati all’inquinamento dell’aria in Europa.
Nonostante una riduzione del 45% dei decessi dal 2005 al 2022, sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere l’obiettivo europeo di riduzione del 55% entro il 2030 – Regioni e Ambiente, inquinamento atmosferico.
L’inquinamento atmosferico rimane una sfida significativa per la salute pubblica in Italia.
A Torino, l’inquinamento dell’aria è particolarmente preoccupante.
Le aree centrali registrano livelli elevati di biossido di azoto (NO₂), principalmente a causa del traffico intenso.
Anche le zone periferie soffrono di una qualità dell’aria pessima, aggravata dalla mancanza di spazi verdi e dalla presenza di attività industriali.
I dati rilevati dall’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del Piemonte (ARPA) mostrano che le concentrazioni di PM10 e NO₂ spesso superano i limiti consentiti, con conseguenti rischi per la salute dei cittadini – Comune di Torino – livelli inquinamento aria.
Oltre ai costi umani, l’inquinamento genera un impatto economico significativo.
Secondo il recente rapporto del Centre for Research on Energy and Clean Air, le spese sanitarie legate all’inquinamento atmosferico in Italia superano i 60 miliardi di euro all’anno, una cifra che include ricoveri, cure mediche e giornate lavorative perse – Liberta.it – costi sociali.
È fondamentale affrontare con urgenza questa crisi ambientale e sanitaria, implementando politiche efficaci per ridurre le emissioni inquinanti e migliorare la qualità dell’aria nelle aree urbane.
Cosa fare per cambiare rotta?
Torino ha bisogno di un piano d’azione immediato e ambizioso per affrontare questa emergenza.
La politica locale, nazionale ed europea deve agire con urgenza per garantire un’aria più pulita per tutti.
Trasporto sostenibile
La città deve puntare sul potenziamento del trasporto pubblico e sulla promozione di mezzi di trasporto sostenibili.
L’introduzione di linee di autobus elettrici, il miglioramento della rete ciclabile e l’incentivazione dell’uso di veicoli a basse emissioni sono passi fondamentali.
Verde pubblico
Gli spazi verdi non sono solo decorativi: sono polmoni vitali per le città.
Torino deve investire nella creazione e nella manutenzione di parchi e aree verdi, soprattutto nelle periferie, dove la densità di popolazione e il traffico generano livelli di inquinamento più elevati.
Promozione di stili di vita sostenibili
L’inquinamento atmosferico non dipende solo dal traffico: le scelte alimentari, le abitudini di consumo e il riscaldamento domestico contribuiscono significativamente.
Educare i cittadini all’adozione di stili di vita sostenibili, come una dieta plant-based e l’uso di energie rinnovabili, può fare la differenza.
Il ruolo della politica: un appello ai candidati e alle istituzioni
Il cambiamento deve partire dalla politica. Le prossime elezioni comunali di Torino rappresentano un’opportunità per scegliere rappresentanti che mettano al centro del loro programma la lotta all’inquinamento atmosferico.
Il blog Elezioni Torino, si impegna a monitorare i programmi politici dei vari partiti e movimenti ambientalisti ed animalisti, per analizzare chi realmente propone soluzioni concrete e chi, invece, si limita a slogan vuoti.
In questo contesto, il Partito Animalista Italiano (PAI) rappresenta una voce chiara e decisa. Nel programma del PAI di Torino, già pubblicato sul nostro blog, la qualità dell’aria è un tema centrale.
Ai punti 3 – 4 – 5 del programma, il partito propone misure specifiche per ridurre l’inquinamento dell’aria a Torino, includendo il potenziamento del trasporto pubblico elettrico (con riduzione del costo dei biglietti), ampliando la rete di autobus e tram a basse emissioni e promuovendo un sistema di car sharing accessibile.
Per approfondire:
La scelta del voto consapevole
La lotta all’inquinamento atmosferico non è solo una battaglia per l’ambiente: è una battaglia per il nostro futuro.
Torino può diventare un modello di sostenibilità urbana, ma solo se le istituzioni e i cittadini collaborano per adottare soluzioni ambiziose e durature.
Invitiamo i cittadini torinesi a fare una scelta consapevole alle prossime elezioni comunali.
Sostenere chi ha a cuore il benessere della comunità e dell’ambiente significa costruire una città più vivibile per tutti, oggi e domani.
Qui altri articoli sul tema dell’inquinamento dell’aria a Torino e altri link utili:
Mal’Aria in città: il processo contro gli ex sindaci di Torino
Siccità, maltempo e cambiamento climatico: una minaccia reale per la metropoli torinese
La nuova direttiva europea sulla qualità dell’aria – riassunto esplicativo
Ambiente e non solo – Morti premature e anni di vita persi.
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